“Voi stessi date loro da mangiare” è la frase che ha accompagnato i giorni del Convegno Presidenti, Assistenti unitari e delegazioni regionali di AC a Sacrofano (Roma), dal 18 al 20 novembre, ed è stata anche la frase sulla quale la biblista Rosanna Virgili ci ha invitato a ragionare sabato mattina. È stato necessario innanzitutto capire con chi è che noi condividiamo la fame perché solo da questa consapevolezza possiamo davvero “dare da mangiare”. L’invito che rivolge Gesù ai discepoli non si limita a soddisfare i bisogni della folla che hanno di fronte ma indirettamente li sprona (e ci sprona) ad uscire da una logica mercantile (potremmo dire oggi colonialista) in cui noi ci si limita a dare ciò che abbiamo in più, ciò che per noi è eccesso. L’errore umano in questo caso è pensare di essere capaci di soddisfare un bisogno senza condividerlo in prima persona. Gesù insegna che l’abbondanza deriva dalla condivisione della fame: ecco di cosa sono frutto le 12 ceste avanzate di pani e pesci dopo che la folla è stata sfamata.
Nel pomeriggio della stessa giornata ci si è concentrati sulle 8 principali tematiche emerse dal Documento finale della XVIII assemblea nazionale (politica, sostenibilità, mobilità, spiritualità, comunicazione, tutela dei minori e delle persone vulnerabili, alleanze e impegno per la pace, persone e comunità) lavorando in piccoli gruppi per favorire dibattito e ricircolo (e riciclo) di idee.
La giornata di sabato si è conclusa con una serata dedicata all’approfondimento della figura di Pier Giorgio Frassati, beato perché aveva capito che la sua vocazione non era il mero assistenzialismo ma la carità sociale più genuina e umana di cui era capace.
Domenica mattina si è svolta la restituzione e la condivisione di quanto ci è stato di ispirazione nel giorno precedente. L’augurio con cui ci siamo lasciati è quello di “organizzare la speranza” come suggeriva don Tonino Bello ricordandosi che la direzione da adottare è inequivocabilmente “verso l’alto”, ispirandosi a Pier Giorgio.
Di Maria Giubertoni