Venerdì 28 ottobre 2022 a Roma c’è chi arriva in treno, chi in bus, tutti verso sera, a infilarci nel traffico delle strade della capitale. Siamo 15 giovani più l’assistente don Riccardo Paltrinieri a rappresentare la Diocesi di Carpi, chiamati a partecipare all’incontro nazionale dei Responsabili parrocchiali del Settore Giovani dell’Azione Cattolica, dal titolo “SEGNI DEL TEMPO”.
Iniziamo subito con una veglia di preghiera, in un tendone da circo nel parco della Domus Mariae, dove si trova la sede nazionale dell’AC; entriamo subito nel mood, sembra quasi di essere ad un campo estivo… con la differenza che i partecipanti sono circa 2000 e vengono da tutta Italia.
Il giorno più importante è il successivo, sabato 29 ottobre, perché si va in Vaticano in udienza da papa Francesco! Tra metal detector e guardie svizzere, facciamo il nostro ingresso nell’aula Paolo VI, dove nell’attesa del pontefice riflettiamo sulla gratitudine, pensando a chi ci ha invitati per la prima volta a partecipare alle attività e inviando loro un bel selfie di ringraziamento.
Alle 12:00 finalmente arriva papa Francesco! Cammina sorridente tra i cori e le bandierine sventolate ed esordisce con “Cari giovani di Azione Cattolica, buongiorno e benvenuti!… Almeno sapete fare rumore, è già una cosa, avanti!”.
Il suo discorso è molto diretto e attuale: partendo dall’importanza della parrocchia e dei gruppi di AC come strumento a servizio delle necessità sociali del territorio. Ha poi esortato noi giovani a prenderci a cuore le cose – il nostro motto non è “me ne frego”, ma “mi interessa!” -, evitando il “chiacchiericcio” che sporca gli altri e non porta a nulla di costruttivo.
Ci ha quindi invitato a continuare la nostra missione di giovani credenti e credibili, sale della terra e lievito nella società, sull’esempio di tanti giovani santi e beati che ha ricordato.
Francesco esce in carrozzina, molto vicino alla folla, riusciamo a vederlo da vicino e farci salutare e qualcuno anche benedire.
Dopo il pranzo in piazza San Pietro, inizia il pomeriggio ricco di appuntamenti. Il senso è pienamente coerente con ciò che ha detto il papa: interessarsi, partecipare, con lo spirito del Sinodo che aleggia nella Chiesa. Ambiente, impegno civile, crocevia di popoli, legalità, cultura pop, patrimonio culturale, sport, lavoro scuola, università: questi i temi dei convegni in giro per Roma, tra i quali ci siamo divisi a gruppetti di due o tre per ascoltare e portare il nostro contributo. Al termine ci ritroviamo tutti al tendone-base, ceniamo e socializziamo con giovani delle altre diocesi, da quelle più vicine a quelle più sperdute… Si percepisce una sensazione di famiglia, di fraternità, si legge in faccia alle persone: siamo tutti impegnati nei nostri gruppi, nelle nostre parrocchie, così lontane e diverse, ma parte della stessa Chiesa, dello stesso cammino, come compagni di gita che si ritrovano pur senza conoscersi… è questo che penso, quando partono i cori di inni ACR e canti di chiesa sul bus che ci riporta al camping dopo la serata di festa.
Domenica 30 ottobre inizia con la messa tutti insieme e prosegue con interventi di ospiti sempre sul filo della sinodalità della Chiesa, riflettendo sugli strumenti di cui noi giovani possiamo servirci per portare nella Chiesa uno stile accogliente e impegnato e facciamo risuonare quanto abbiamo sentito e vissuto.
Infine, si torna a casa, pieni dell’entusiasmo respirato in questi giorni, sapendo che c’è tanto da fare e consapevoli che non siamo da soli. Ci sono tanti giovani che, proprio come noi, vogliono credere in una Chiesa migliore, in un mondo migliore. Non sarà facile, ma ne varrà la pena, con voi.
W l’AC! (e seguite tutti su instagram @accarpi_settoreg)
di Matteo Tarabini