Siamo un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla responsabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana. Vogliamo essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo e che ci sono state affidate.

I settori

I soci dell’Azione Cattolica della Diocesi di Carpi vivono l’esperienza associativa in forma unitaria. Per renderla più adeguata alle condizioni di vita degli aderenti, essa si esprime in una proposta formativa articolata primariamente per fasce di età, che abbracciano il settore Giovani (dai 15 ai 30 anni) e il settore Adulti (dai 31 anni in su); il matrimonio segna, comunque, il passaggio nel settore Adulti. Gli Adulti e i Giovani unitariamente si fanno carico dell’attenzione educativa verso i Ragazzi (dai 6 ai 14 anni), promuovendo anche gli itinerari dell’iniziazione cristiana ai sacramenti, secondo uno stile di comunione ecclesiale.

Visita le sezioni dedicate ai settori e all’Acr per approfondire le loro attività

La presidenza

Presidente

Benedetta Lodi

Vice Presidenti Adulti

Agnese Bulgarelli
Massimo Michelini

Vice Presidenti Giovani

Sofia Airoldi
Matteo Tarabini

Responsabili ACR

Alessandro Bessi
Noemi Moio

Assistente Generale

Don Carlo Bellini

Assistente Adulti

Don Carlo Bellini
Don Basile Papy Nula Bitangalo (vice-assistente)

Assistente Giovani

Don Riccardo Paltrinieri

Assistente ACR

Don Anand Raphael Nikarthil

Amministratore

Cristina Tosi

Segretario

Giovanna Trucco

Attività e commissioni unitarie

La cura particolare per le diverse fasce d’età, che ci ha caratterizzato in tante scelte associative in questi ultimi anni, non può far perdere d’importanza le tante attività unitarie che ci permettono, durante l’anno associativo, di vivere l’unitarietà come dono grande del Signore.
Ecco allora elencati tutti i momenti che ci permettono di incontrarci non solo per settore, ma tutti insieme, per aiutarci a sentirci parte di un’associazione più grande, dove l’incontro tra le varie fasce di età diventa ricchezza per tutti.

DUE GIORNI UNITARIA DI FORMAZIONE

La due giorni di formazione è l’occasione per iniziare unitariamente l’anno associativo. La presentazione della proposta formativa dell’anno, la produzione delle schede per i gruppi GG, giovani e giovani-adulti, il confronto sulle sfide, i compiti che ci attendono nel nostro cammino associativo e l’attenzione all’icona biblica annuale, sono la cifra di questo importante momento formativo unitario che ci vede tutti insieme riuniti, dall’ACR agli Adultissimi.

ASSEMBLEA DIOCESANA

L’assemblea diocesana è l’occasione per iniziare insieme l’anno associativo con tutti i soci, non solo i responsabili educativi e formativi, ma proprio tutti quelli che fanno parte dell’AC, quelli che partecipano alle iniziative dell’associazione, gli assistenti, i parroci e i sacerdoti, per la Chiesa tutta di Carpi. L’assemblea è l’occasione annuale con la quale si comincia ufficialmente l’anno per confrontarsi su aspetti particolarmente importanti del contesto ecclesiale e culturale nel quale ci troviamo, affinché l’associazione possa svolgere al meglio il suo servizio alla Chiesa e a tutti gli uomini.

ESERCIZI SPIRITUALI

Da ormai molti anni l’associazione offre per tutti i soci e per tutta la Chiesa di Carpi alcuni appuntamenti di esercizi spirituali per aiutare a vivere con particolare cura i momenti forti dell’anno. Nel corso del tempo la proposta – inizialmente concentrata nel tempo di Quaresima, come strumento per vivere pienamente la Pasqua del Signore – si è dilatata sia nelle fasce d’età sia nei periodi. Nel calendario associativo sono inseriti tutti i turni di esercizi spirituali previsti.

FESTA DI FINE ANNO ASSOCIATIVO

La festa associativa è un importante momento unitario dove confrontarsi, pensare, creare spazi di dialogo e di rielaborazione insieme a tutta l’associazione: ci aiuta infatti a leggere i tempi che stiamo vivendo alla luce della nostra fede nel Signore Risorto. La festa ci insegna, per come è strutturata, l’unitarietà, la condivisione e la comunione. È inoltre un momento fondamentale per ringraziare il Signore nella messa che celebriamo tutti insieme, dall’ACR, agli Adultissimi, per la conclusione dell’anno associativo.

Strumenti di comunicazione

Centro D

«Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio. In questo modo, le maggiori possibilità di comunicazione si tradurranno in maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti».
(EG n. 87)

Centro D è dal 1978 quello strumento di formazione e di dialogo fra tutti i soci, che continua a raccontare e a far riflettere sulle iniziative dei settori e delle articolazioni dell’associazione.

Da alcuni anni il periodico è passato definitivamente dalla versione cartacea alla versione digitale, in linea con la riflessione partita a livello nazionale in questi ultimi anni. Non soltanto per un discorso di sostenibilità economica ed ecologica, ma per rilanciare l’impegno dell’associazione anche sulla “piazza digitale”, come l’ha definita il presidente Matteo Truffelli:
“Dobbiamo avere più coraggio e stare là dove le persone comunicano e si incontrano”.

Direttore responsabile: Arianna Righi
Redazione: Luca Spinardi, Giovanna  Trucco,  Martina Bertani, Alessia Galavotti
Grafica e Fotografia: Saverio Covezzi

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Sito Internet

Il sito è un utile strumento di collegamento e di condivisione. Proprio per questo diventerà un magazine ricco di contenuti e articoli formativi e di tutti i materiali prodotti nei vari settori: sussidi, schede formative dei vari settori, eventi, volantini, i numeri di Centro D in pdf, ecc.

L’indirizzo è sempre:
www.accarpi.it

La storia

L’Azione Cattolica della Diocesi di Carpi affonda le sue radici storiche alla fine dell’Ottocento del secondo millennio. Anche se non si hanno notizie precise sulle prime forme associative legate all’esperienza dell’Azione Cattolica, si è a conoscenza di un intenso sviluppo dell’Opera dei Congressi in Diocesi dopo il 1891.
Da allora la tradizione associativa si è arricchita lungo un itinerario non privo di difficoltà, ma che è stato segnato in profondità da limpide figure di laici e di sacerdoti, alimentatisi alla «scuola di santità» dell’Azione Cattolica. Pensiamo, in particolare, a Zeno Saltini e a don Armando Benatti, rispettivamente presidente e assistente della Federazione diocesana dei circoli della Gioventù Cattolica negli anni Venti, che fondarono il periodico «L’Aspirante», divenuto poi organo dell’associazione a livello nazionale; al servo di Dio Odoardo Focherini, presidente della Giunta diocesana negli anni Trenta, morto nei campi di concentramento nazisti per aver aiutato un centinaio di ebrei a trovare la salvezza nel periodo della shoah; a Mario Gasparini Casari, che guidò l’associazione dal 1976 al 1983, spendendosi con straordinaria generosità fino agli ultimi giorni della sua breve vita.
Il richiamo a queste figure esemplari, a cui si potrebbero aggiungere decine di assistenti, centinaia di responsabili e migliaia di soci, ci suggerisce il senso più profondo della parabola dell’Azione Cattolica di Carpi, che si è intimamente legata alle vicende della Chiesa locale e del territorio in cui è inserita. Questo intreccio si è indissolubilmente rafforzato con il Concilio ecumenico Vaticano II, che ha definito magistralmente nell’Apostolicam Actuositatem l’identità associativa, poi rifluita nello Statuto dell’Azione Cattolica Italiana del 1969. Il processo di rinnovamento avviato in questi ultimi anni a livello nazionale e ancora prima a livello locale ha contribuito ad approfondire ulteriormente la «peculiare forma di ministerialità laicale» dell’Azione Cattolica, che ancora oggi costituisce, come ricordava la lettera dei vescovi italiani del 2002, una «preziosa esperienza di cui la Chiesa – e ogni Chiesa particolare – non possono fare a meno».

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